Associazione Casa Normanna
Cereo

Cereo

La Candelora rappresenta un simbolo per il Rione Vecchia Matrice. I “Campagnoli” più anziani hanno un vero culto e un radicato amore per la Candelora. La Candelora rappresenta un sacro cereo votivo in onore di S. Anastasia, patrona di Motta, portata in mostra durante la Grande Festa.

La Candelora poggia su una larga base in legno. Sui due ripiani superiori della Candelora e sulle quattro facciate sono raffigurate, con sculture in legno dorato, le varie fasi del martirio della Santa, nonché i simboli della città e del Rione Vecchia Matrice. La sommità è addobbata con fiori e bandiere verdi e gialle che inneggiano a S. Anastasia (i cui colori sono il Giallo e il Verde, emblematicamente gli stessi colori del Rione Vecchia Matrice).

La Costruzione del sacro Cereo ebbe inizio nel 1973. Valido e necessario fu l’apporto artigianale ed economico di illustri cittadini del Rione Vecchia Matrice. I Campagnoli più anziani ancora adesso ricordano i lavori e le fatiche versate sul lungo legno dorato. Tante famiglie hanno collaborato (ma per non rischiare di dimenticare qualcuno si evita di fare dei riferimenti precisi). Tuttavia bisogna ricordare, per dovere di cronaca, che i primi lavori iniziarono sotto la Presidenza del sig. Bellia Giuseppe e continuati sotto la presidenza del fratello Gino Bellia.  Indimenticabili gli sforzi dei fratelli Scuderi, e di Giuseppe Giuffrida, di Salvatore Di Stefano, dei fratelli Pellegrino nonché di tanti altri Campagnoli quali Sino Drago, Mario Guarnera, Filippo Consoli, Salvatore Caruso, Salvatore Tinnirello e Nino Scuderi che all’epoca ha messo a disposizione un suo locale per la costruzione del cereo. 

Nel tempo il cereo è stato migliorato sia nella struttura di base originaria (1977) che nelle decorazioni.

La Candelora, del peso originario di circa kg. 1.000 è stata ristrutturata da artigiani: sig. Toscano, maestro scultore; sig. Porto, maestro doratore; e sig. Chiarenza di Acireale, restauratore. Attualmente pesa circa kg. 700.

Ogni Festa Grande viene portata in giro per le vie di Motta. Durante il giro per le vie del paese, risalta l’aspetto più folkloristico della Candelora che è dato dal movimento ondeggiante  impresso dai portatori quando viene sollevata e portata in giro. L’arduo compito di sorreggerne il peso è affidato a esperti e robusti portatori che fanno uso di grosse cinture di cuoio ancorate alla base della struttura del Cereo. 

Durante la Festa di tanto in tanto emergono anche momenti agonistici con gli altri due Cerei dei Rioni avversari, come gare di ondeggiamenti della Candelora, di resistenza e di velocità in salita. 

 La Candelora comunque è al centro di ogni attenzione quando tutti i Campagnoli scendono dal Rione e invadono la piazza principale del paese tra fuochi d’artificio, coreografie varie, canti, inni rionali e con lo sfondo dei colori giallo e verde.